La prossima luna nuova in Pesci apre un varco verso l’infinito e saturno è il guardiano della soglia.
Osservate il grafico di lunazione: sembra che il grande vecchio, ancora per poco in Aquario, si stia preparando al nuovo viaggio che lo attende. Se si allunga un pochino riesce a mettere un piede dentro l’acqua nettuniana, giusto per iniziare a familiarizzare con quel mare che tenterà di arginare (invano) dal prossimo 7 marzo quando passerà in Pesci.
L’energia pescina che si annuncia con questa luna nuova è un liminale in cui dobbiamo sostare prima del nuovo inizio che verrà sancito dall’ingresso del sole in Ariete.
È uno spazio pieno di promesse dove tutto è ancora possibile ma può essere anche foriero di inquietudini, paure, angosce per il senso di vuoto e incertezza che evoca.
L’energia dei Pesci non ha forma, non ha contenuti, non ha argini, non ha regole. È il mare con le sue acque immobili e calme a cui possiamo abbandonarci con la fiducia di essere sostenuti finché non si trasforma nell’onda anomala che ci travolge mentre ci accingiamo a tornare a riva.
L’acqua, lo sappiamo, è l’elemento delle emozioni che nei Pesci non sono più solo “nostre” ma, nell’assenza di confini, diventano un sentire universale che ci accomuna a tutte le creature e risveglia, o acuisce, il sentirsi uno con la vita, la divina nostalgia.
Luna nuova a 1°22 dei Pesci del 20 febbraio alle ore 8:09
Durante questa luna nuova ci muoveremo in queste acque più o meno calme o molto agitate. Questo dipende da come ci fa sentire il doverci arrendere a ciò che non può essere controllato né compreso ma solo accolto, sentito.
Diamoci il permesso di sentirci vulnerabili, fragili, stanchi, demotivati o emotivamente instabili. Le lacrime lavano via vecchie tensioni e ci svuotano da pesi che non dobbiamo più sostenere. Lasciamole sgorgare in questo processo di catarsi e purificazione che ci prepara al nuovo che ci attende.
Riposiamo, oziamo, passeggiamo nella natura o in riva al mare.
Dedichiamoci all’arte, ascoltiamo musica, rimaniamo aperti, in ascolto di ciò che emerge dai fondali dell’inconscio.
Saturno sembra volerci proteggere da qualcosa che potrebbe essere molto intenso.
E allora permettiamogli di essere una sponda a cui approdare se le mareggiate dovessero diventare troppo violente. Potrebbe materializzarsi come una guida autorevole, un genitore paziente o un amico saggio che ci rimane accanto in attesa che la tempesta si plachi.
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